Nel mondo digitale di oggi, promuovere un negozio con Google Profile è una necessità.
Se fino a qualche anno fa bastava un’insegna ben visibile o un volantino nel quartiere, oggi il punto d’ingresso per i clienti è digitale e Google è la porta principale.
Google Business Profile (ex Google My Business) è molto più di una “scheda informativa”: è il primo punto di contatto tra la tua attività e un cliente che ti cerca. È anche uno degli strumenti più potenti (e sottovalutati) per il marketing locale. Ma attenzione: esserci non basta. Bisogna esserci nel modo giusto.
Questo articolo ti spiega in modo pratico e strategico come usare Google profile per aumentare la visibilità della tua attività, sia che tu stia partendo da zero, sia che tu abbia già una scheda e voglia trasformarla in un vero strumento di acquisizione.
Perché Google Business Profile è una leva chiave per il local marketing
Quando un utente cerca su Google frasi come “fioraio vicino a me”, “pizzeria a Palermo” o “negozio di scarpe aperto ora”, il motore di ricerca mostra come primi risultati le schede locali di Google profile. Queste appaiono in evidenza su Google Maps e nella sezione Local Pack.
In quel momento, è la tua scheda a decidere:
- se il cliente ti noterà o ignorerà,
- se ti sceglierà o preferirà un concorrente,
- se prenoterà, visiterà il sito o passerà oltre.
Perciò non si tratta solo di “apparire”, ma di ottimizzare la tua scheda per essere visibile, attraente, completa e aggiornata.
Google utilizza tre criteri principali per decidere se mostrare o meno la tua scheda nei risultati locali. Comprenderli ti permette di agire con strategia:
1. Rilevanza
Quanto la tua scheda è coerente con la ricerca fatta?
Qui entra in gioco la scelta delle categorie, delle parole chiave inserite nella descrizione, dei servizi offerti e dei contenuti pubblicati. Ad esempio: se sei un salone da donna, ma nella categoria compare solo “parrucchiere”, potresti risultare meno rilevante per chi cerca “taglio donna Napoli”.
2. Distanza
Quanto sei vicino alla posizione dell’utente che sta cercando?
Qui c’è poco da fare, ma inserire correttamente l’indirizzo e specificare la zona di copertura (se effettui consegne o servizi a domicilio) ti aiuta a intercettare più ricerche.
3. Prominenza (importanza percepita)
È qui che si gioca la vera partita. Google valuta:
- quantità e qualità delle recensioni,
- frequenza degli aggiornamenti,
- presenza di foto e contenuti recenti,
- menzioni del tuo brand in rete,
- interazione con i clienti (risposte, messaggi, FAQ).
Una scheda viva, attiva e curata ha molte più possibilità di apparire in alto.
Come promuovere attivamente il tuo negozio: strategie concrete
La maggior parte delle attività si limita a creare la scheda Google e poi lasciarla lì, nella speranza che “qualcuno ci arrivi”. Ma una scheda lasciata a se stessa non porta risultati. Al contrario, un profilo vivo e costantemente aggiornato può diventare una vera calamita di clienti, soprattutto se la concorrenza locale è dormiente.
Ecco come puoi trasformare la tua scheda in uno strumento di promozione costante e gratuito.
1. Ottimizza tutto, non solo le basi
Non basta inserire nome, indirizzo e telefono. Google mette a disposizione una serie di campi avanzati che influenzano la rilevanza della tua attività nelle ricerche locali. Le “categorie secondarie”, per esempio, possono farti intercettare utenti con esigenze specifiche (“lavaggio a secco”, “trattamenti anti-crespo”, “aperitivo con musica live”…). Anche i servizi offerti, le informazioni sull’accessibilità, i metodi di pagamento o la zona servita (se fai consegne) sono dati che Google considera importanti.
Ogni informazione aggiuntiva aiuta Google a capire per chi sei rilevante. E, di conseguenza, ti mostra a quel pubblico.
2. Punta sui contenuti visivi
Un utente che guarda la tua scheda dedica in media meno di 30 secondi prima di decidere se cliccare o andarsene. Le foto sono spesso la prima cosa che guarda. Non foto generiche, ma immagini vere, scattate nel tuo punto vendita, che mostrino:
- l’ingresso (per farsi riconoscere),
- l’interno (per trasmettere atmosfera e accoglienza),
- i prodotti o servizi offerti,
- il team o te stesso al lavoro.
Google dà visibilità alle attività che caricano nuovi contenuti visivi con frequenza, e queste immagini aumentano anche la fiducia dei clienti.
3. Stimola recensioni regolari (e rispondi sempre)
Molti negozi locali si vantano di avere “tante recensioni”. Ma il numero da solo non basta. Google valuta la frequenza con cui ricevi nuove recensioni, non solo la quantità complessiva. È il concetto di “recency”: se le tue ultime 20 recensioni risalgono a un anno fa, il tuo profilo risulterà meno attivo.
Incoraggia i tuoi clienti a lasciare una recensione appena escono dal negozio, magari con:
- un QR code sul banco o sulle tovagliette, se sei un ristorante,
- un messaggio WhatsApp post-vendita,
- una piccola ricompensa (es. “un omaggio alla prossima visita”).
E soprattutto: rispondi alle recensioni, anche quelle vecchie o quelle con un semplice punteggio. È un segnale di attenzione che Google interpreta positivamente.
4. Usa i post per tenere viva la scheda
Molti non lo sanno, ma Google ti permette di pubblicare aggiornamenti sulla tua scheda, un po’ come fosse un mini blog. Puoi usarli per:
- annunciare nuovi prodotti o servizi,
- promuovere eventi o offerte,
- condividere consigli utili o aggiornamenti stagionali.
Google mostra questi contenuti direttamente nella tua scheda, aumentando il tempo di permanenza degli utenti e la probabilità che agiscano (chiamino, prenotino, clicchino). Una pubblicazione a settimana basta per mostrare che il tuo profilo è attivo.
E ora… metti la tua scheda al lavoro
Avere una scheda Google Profile è solo l’inizio. La vera differenza la fa come la gestisci nel tempo: quanto è aggiornata, quanto è curata, quanto comunica davvero chi sei e perché un cliente dovrebbe sceglierti. Una scheda ottimizzata può diventare uno strumento strategico per farti trovare ogni giorno da chi è già pronto ad acquistare.
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